Tipologie di contratto di lavoro: caratteristiche, vantaggi e svantaggi

Nel momento in cui inquadri un dipendente o collaboratore, puoi scegliere tra diversi tipi di contratti di lavoro: determinato, indeterminato, apprendistato, di somministrazione e così via. Approfondiamo quali sono, le loro principali caratteristiche e in quali situazioni risultano più convenienti.

Autore: Dipendenti in Cloud

 

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Il contratto di lavoro è un documento fondamentale per gestire i dipendenti in modo efficace e conforme alla legge.

Sei un titolare o un amministratore di una piccola impresa e ti stai chiedendo quali siano le opzioni che hai a disposizione per inquadrare un dipendente o un collaboratore? Questo articolo è pensato per te.

Troverai una panoramica delle principali tipologie di contratti di lavoro e, per ciascuno, caratteristiche, punti di forza e debolezza e in quali situazioni in quali è più opportuno attivarlo. Avrai dunque un quadro generale che ti possa orientare nella scelta, da convalidare poi con il parere di un Consulente del Lavoro.

 

 

Contratto di lavoro: una definizione

Il contratto di lavoro è un accordo tra due parti: il datore di lavoro e il lavoratore. Questo patto stabilisce i termini e le condizioni sotto cui il lavoratore si impegna a fornire la propria manodopera o servizi professionali in cambio di una retribuzione.

Esso rappresenta non solo un documento legale, ma anche la cornice entro cui si sviluppa il rapporto lavorativo, delineando diritti e doveri di entrambe le parti.

La sua importanza è fondamentale: definisce la natura del lavoro, le ore di lavoro, il salario, i benefici, le modalità di valutazione del rendimento e le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro.

Inoltre, il contratto di lavoro è fondamentale per garantire la protezione legale sia al lavoratore che al datore di lavoro.

Esistono diverse tipologie di contratti di lavoro, ognuna con caratteristiche specifiche che si adattano a differenti esigenze aziendali e professionali.

La scelta del tipo di contratto più appropriato dipende da vari fattori, come la durata del rapporto lavorativo, la flessibilità richiesta, e le esigenze produttive dell’impresa.


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Rapporto di lavoro subordinato e parasubordinato: caratteristiche e differenze

Nel mondo dei contratti di lavoro, due categorie si evidenziano per la loro frequenza e importanza: lavoro subordinato e lavoro parasubordinato.

Quali sono le differenze tra di esse? E come sapere quale tipologia di lavoro è più adatto alle esigenze della tua impresa?

Il contratto di lavoro subordinato è definibile “tradizionale”. Con esso, il lavoratore si impegna a svolgere la propria attività sotto la guida e il controllo del datore di lavoro. Questo tipo di contratto offre stabilità e tutela, con diritti ben definiti in termini di orario di lavoro, ferie, tredicesima, e contributi previdenziali.

D’altra parte, il contratto di lavoro parasubordinato si adatta a situazioni in cui è richiesta maggiore flessibilità. Spesso associato a collaborazioni coordinate e continuative, questo contratto non prevede il classico vincolo di subordinazione. Ciò permette al collaboratore una maggiore autonomia organizzativa.

Entrambe le forme contrattuali presentano i loro vantaggi e svantaggi. Il lavoro subordinato garantisce una maggiore protezione al lavoratore, ma può risultare meno flessibile per l’azienda. Il lavoro parasubordinato, invece, offre più libertà operativa, ma a volte può lasciare il lavoratore con minori tutele e può ostacolare la coesione e l’efficienza del gruppo di lavoro.

La scelta della tipologia di contratto non è dunque solo una questione legale, ma riflette anche la filosofia lavorativa della tua impresa e il modo in cui intendi valorizzare le persone che ne fanno parte.

 

 

Tipologie di contratti di lavoro subordinato

All’interno dei rapporti di lavoro subordinato possiamo riscontrare diversi tipi di contratto di lavoro.

Ecco i più comuni: indeterminato determinato, a tempo parziale (part-time), apprendistato, di lavoro intermittente (a chiamata), di somministrazione.

Nei prossimi paragrafi parleremo delle caratteristiche, elementi favorevoli e sfavorevoli, e le situazioni più opportune per ciascun contratto di lavoro subordinato.

 

 

Caratteristiche

Vantaggi e svantaggi

A tempo indeterminato Mancanza di scadenza temporale. Continuità, rigidità.
A tempo determinato Durata definita e flessibilità. Adattabilità, limiti imposti dalla legge.
A tempo parziale Riduzione dell'orario di lavoro. Adattabilità, meno coinvolgimento del lavoratore.
Di apprendistato Si rivolge ai giovani tra i 15 e i 29 anni, per l’inserimento nel mercato del lavoro. Agevolazioni contributive, tempo e risorse per la formazione.
Di lavoro intermittente Il datore può utilizzare la prestazione in modo discontinuo o intermittente. Adattabilità alle fluttuazioni dell'attività, problemi di organizzazione.
Di somministrazione Un’agenzia autorizzata mette a disposizione dell’azienda alcuni dei suoi dipendenti. Rapido accesso alle risorse, minor controllo sul rapporto con i dipendenti.

 

 

Contratto di lavoro a tempo indeterminato

Il contratto a tempo indeterminato rientra nella categoria del lavoro subordinato.

Va preso in considerazione quando la tua azienda necessita di personale per un periodo illimitato e desideri garantire stabilità e continuità.

Le sue caratteristiche principali sono:

  • mancanza di scadenza temporale: il contratto a tempo indeterminato può essere interrotto solo se e quando si verificano eventi “straordinari”, come il pensionamento del lavoratore, oppure le dimissioni da parte del lavoratore;
  • stabilità: il lavoratore ha la certezza di un impiego a lungo termine;
  • diritti: pieni diritti di previdenza sociale e tutela legale.

Questa tipologia di contratto presenta vantaggi e svantaggi.

Vantaggi:

  • continuità: il lavoratore diventa parte integrante del gruppo di lavoro,
  • sicurezza: garantisce stabilità economica e sociale.

Svantaggi:

  • rigidità: meno flessibile rispetto ad altri tipi di contratto;
  • costi: potrebbe comportare costi maggiori per l’azienda rispetto ad altre tipologie contrattuali.

Il contratto a tempo indeterminato è la soluzione più conveniente per la tua realtà aziendale? Ricorda che questa decisione influenzerà il futuro della tua impresa e la vita dei tuoi dipendenti. Per una scelta oculata, considera attentamente le esigenze della tua azienda e le aspettative dei tuoi collaboratori.

Alcune fonti legislative che puoi consultare per approfondire questa tipologia di contratto di lavoro sono la Legge Fornero (L.92/2012) e il Jobs Act (Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n.23).

 

Contratto a tempo determinato

Il contratto a tempo determinato è una tipologia di contratto subordinato e viene disciplinato dal Decreto Legislativo 81 del 15 giugno 2015.

Le sue caratteristiche principali sono:

  • durata: definita all’inizio e non può superare i limiti stabiliti dalla legge;
  • flessibilità: permette di rispondere a esigenze produttive temporanee.

Ma quali sono i lati positivi e quelli negativi? Partiamo dai vantaggi:

  • adattabilità: puoi adattare la forza lavoro alle fluttuazioni stagionali o agli ordini temporanei;
  • costi: spesso inferiori rispetto a un contratto a tempo indeterminato per via della durata limitata.

Questi gli svantaggi:

  • turnover del personale: potrebbe portare a una frequente rotazione dei dipendenti;
  • continuità: mancanza di continuità lavorativa per il lavoratore;
  • limitazione: il ricorso al contratto tempo determinato presenta alcune limitazioni. Infatti, ha una durata massima di 12 mesi, estensibile a 24 mesi solo in determinate situazioni e a specifiche condizioni. Inoltre, puoi assumere a tempo determinato solo una quantità di dipendenti non superiore al 20% dei lavoratori a tempo indeterminato che operano in azienda al 1° gennaio dell’anno di assunzione (una condizione che può essere superata solo se previsto dai Contatti Nazionali di Lavoro Collettivo o in determinate situazioni).

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Contratto di lavoro a tempo parziale (part-time)

Il lavoro a tempo parziale (o, come comunemente detto, part-time), rientra tra le forme di lavoro subordinato.

Non si tratta di una tipologia di contratto a sé stante, ma di una forma di occupazione (che può essere a tempo determinato o indeterminato), che si caratterizza per un orario di lavoro ridotto.

La disciplina di questa forma di lavoro si trova nel Decreto Legislativo n.81 del 15 giugno 2015.

La riduzione dell’orario di lavoro può essere:

  • orizzontale: il dipendente lavora tutti i giorni, ma per un orario inferiore rispetto al normale giornaliero;
  • verticale: il dipendente opera a tempo pieno, ma soltanto in alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno;
  • misto: una combinazione delle due tipologie precedenti.

Oltre all’orario ridotto, il lavoro a tempo parziale si caratterizza per:

  • flessibilità: adatto per situazioni in cui la produzione o l’attività aziendale richiedono una copertura parziale.
  • diritti: il lavoratore a tempo parziale gode gli stessi diritti di un dipendente a tempo pieno, proporzionati alle ore lavorate.

Andiamo a vedere quali sono i vantaggi:

  • adattabilità: puoi gestire meglio le fluttuazioni stagionali o le esigenze specifiche dell’azienda;
  • inclusione: offre opportunità di lavoro a chi cerca orari più flessibili.

Invece, lo svantaggio principale consiste nel fatto che il lavoratore potrebbe sentirsi meno coinvolto nel lavoro d’azienda. Il contratto part-time potrebbe essere la soluzione giusta per bilanciare le esigenze dell’azienda con la qualità della vita dei dipendenti

Scopri di più sulla maturazione delle ferie nel contratto part time

 

Contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato è una tipologia di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, disciplinato dal Decreto Legislativo n.81 del 15 giugni 2015.

Si rivolge prevalentemente ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni e ha come obiettivo la formazione del dipendente in vista dell’inserimento nel mercato del lavoro.

Le caratteristiche principali di questo tipo di contratto sono:

  • formazione: in linea con lo scopo del rapporto di lavoro, l’apprendista acquisisce competenze specifiche nel settore lavorativo;
  • tutela: il contratto offre tutele sia per l’apprendista che per l’azienda.

Non deve essere confuso con il tirocinio, poiché quest’ultimo non si configura come rapporto di lavoro, mentre l’apprendistato consiste in una vera e propria forma di contratto di lavoro subordinato, disciplinato da una precisa normativa.

Parlando di vantaggi dell’apprendistato, i più evidenti sono:

  • investimento nel futuro: con l’apprendistato hai la possibilità di formare nuove risorse per la tua azienda;
  • contributi: sono previste agevolazioni contributive per l’assunzione di apprendisti, che si estendono fino all’anno successivo della prosecuzione dell’apprendistato;
  • innovazione: introducendo giovani in azienda, hai l’opportunità di beneficiare delle loro idee e prospettive.

Gli svantaggi, invece, potrebbero essere i seguenti:

  • tempo: essendo gli apprendisti dei lavoratori inesperti e necessitando di formazione, il loro inserimento in azienda richiede tempo e risorse;
  • rotazione: l’apprendista potrebbe cercare nuove opportunità dopo la formazione.


 

Contratto di lavoro intermittente (a chiamata)

Il contratto di lavoro intermittente (o, più comunemente, a chiamata) è un tipo di contratto di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato, con una dinamica peculiare.

Infatti, il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente.

Il contratto di lavoro a chiamata, disciplinato dal Decreto Legislativo n.81 del 15 giugno 2025, si caratterizza per:

  • flessibilità: il lavoratore presta la sua opera solo quando richiesto dall’azienda;
  • chiamata: l’attivazione del contratto avviene tramite chiamata del datore di lavoro;
  • ore variabili: il numero di ore lavorate può variare da settimana a settimana.

I vantaggi di questa tipologia di contratto di lavoro sono:

  • adattabilità: risponde alle fluttuazioni dell’attività aziendale;
  • costi: ridotti rispetto a un contratto full-time;
  • esperienza: l’apprendimento di diverse mansioni.

Ecco invece gli svantaggi:

  • mancanza di continuità lavorativa per il dipendente;
  • organizzazione: richiede una pianificazione accurata da parte dell’azienda.

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Contratto di somministrazione

L’ultima tipologia classificata nei tipi di contratto subordinato che prendiamo in considerazione è il contratto di somministrazione di lavoro.

Disciplinato sempre dal Decreto Legislativo n.81 del 2015, questo contratto prevede un’agenzia autorizzata che mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti; quest’ultimi “per tutta la durata della missione svolgono la propria attività nell’interesse e sotto la direzione dell’utilizzatore”.

In parole povere, un’agenzia autorizzata (interinale) mette a disposizione dell’utilizzatore (azienda) alcuni dei propri lavoratori dipendenti, che opereranno per l’azienda.

Le caratteristiche principali del contratto di somministrazione sono:

  • intermediario: l’agenzia gestisce il rapporto lavorativo;
  • flessibilità: ideale per esigenze lavorative temporanee o stagionali;
  • semplificazione: riduce il carico amministrativo dell’azienda.

Ci sono degli indubbi vantaggi:

  • velocità: rapido accesso a risorse qualificate;
  • adattabilità: risponde a picchi di lavoro o sostituzioni;
  • riduzione dei rischi: l’agenzia si assume parte delle responsabilità legali e amministrative.

Ma anche degli svantaggi:

  • costi: il ricorso a un’agenzia comporta di sostenere delle commissioni;
  • minor controllo: poiché il personale lavorativo risulta essere dipendente dell’agenzia e non dell’azienda.

 

Altri tipi di contratto di lavoro

Passiamo ora ad esaminare i contratti che si possono classificare nel lavoro parasubordinato e in altre forme di lavoro e a cui le piccole e medie aziende ricorrono frequentemente.

 

 

Caratteristiche

Vantaggi e svantaggi

Contratto di lavoro occasionale Pensato per incarichi di breve durata e non frequenti. Flessibilità, limiti imposti dalla legge.
Contratto di collaborazione coordinata e continuativa Forma di lavoro parasubordinato con flessibilità e autonomia operativa. Continuità e autonomia, minori tutele e stabilità per il lavoratore.

 

 

Contratto di lavoro occasionale

Ti è mai capitato di aver bisogno di una risorsa solo per un breve periodo o per un compito specifico? Il contratto di lavoro occasionale può essere la soluzione a questa esigenza. È infatti pensato per incarichi di breve durata e non frequenti.

Regolamentato dal Decreto Legge n.50 del 24 aprile 2017, convertito con modificazioni nella legge n.96 del 21 giugno 2017, il contratto di lavoro occasionale presenta le seguenti caratteristiche:

  • breve durata: per lavori sporadici o stagionali; 
  • semplicità: facilità di gestione e burocrazia ridotta;
  • costi: generalmente contenuti grazie alla natura occasionale del lavoro.

I vantaggi sono i seguenti:

  • flessibilità: perfetto per esigenze lavorative non continuative;
  • praticità: ideale per piccoli lavori o eventi.

Questi gli svantaggi:

  • limitazioni: l’utilizzatore (datore di lavoro) può beneficiare delle prestazioni di lavoro occasionale, a patto che in un anno, e con riferimento alla totalità dei prestatori, i compensi non superino complessivamente i 5.000€. Inoltre, non possono ricorrere al contratto di prestazione occasionale gli utilizzatori in determinate condizioni (ad esempio, che hanno più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato);
  • continuità: non garantisce un flusso di lavoro costante per il lavoratore.

Valuta attentamente le necessità della tua azienda prima di procedere all’attivazione di un tale contratto, e non esitare a chiedere consiglio a un Consulente del Lavoro o ad un altro esperto di diritto del lavoro.

 

Contratto di collaborazione coordinata e continuativa

Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è tipologia di lavoro parasubordinato adatta a situazioni in cui è necessaria una collaborazione stabile, ma con una maggiore flessibilità operativa rispetto al tradizionale rapporto di subordinazione.

Tra le caratteristiche principali troviamo:

  • autonomia: il collaboratore gestisce l’organizzazione del proprio lavoro, finalizzato a raggiungere un risultato pattuito con l'azienda;
  • continuità: la collaborazione non è occasionale, ma si protrae nel tempo;
  • coordinamento: pur mantenendo autonomia, il lavoro si svolge in linea con le esigenze dell’azienda;
  • personalità: l’apporto lavorativo del collaboratore è di carattere personale. Il collaboratore può avvalersi di mezzi dell'azienda e anche di altri soggetti, purché però non si perda il suo apporto prevalente, né la responsabilità che grava su di lui.

Non mancano i vantaggi:

  • flessibilità: adatto a progetti che richiedono competenze specialistiche;
  • costi: tendenzialmente più contenuti rispetto a un contratto subordinato.

Gli svantaggi, invece, sono questi: tutele: minori rispetto al lavoro subordinato. stabilità: può generare incertezza per il collaboratore a lungo termine. È fondamentale valutare se la natura del lavoro richiesto si allinea con le caratteristiche di questo contratto.


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Perché inquadrare il dipendente nel contratto di lavoro più idoneo

A questo punto ti starai chiedendo quale contratto di lavoro è il più idoneo la situazione in cui ti ritrovi.

L’inquadramento non è solo formale, ma anche strategico, perché influenza produttività e benessere della tua azienda.

Ci sono alcuni aspetti in particolare da considerare:

  • scegliere il contratto più adeguato aumenta il coinvolgimento del dipendente, la sua l’efficienza e la qualità della sua vita lavorativa;
  • un gruppo di lavoro stabile e contento tende ad essere più produttivo;
  • occorre anche valutare quanto tempo e risorse l'impresa vuole spendere nel cercare e trovare personale, quindi in nuove assunzioni. 

E se dovessi scegliere nel modo sbagliato? Potresti andare incontro a malcontenti e dimissioni, a una drastica riduzione dell’efficacia lavorativa e persino a rischi legali e sanzioni.

Per evitarlo, valuta attentamente caratteristiche, vantaggi e svantaggi delle diverse tipologie di contratti di lavoro. Inoltre, prima di prendere una decisione, consulta sempre il tuo Consulente del Lavoro o un esperto di contrattualistica e diritto del lavoro.