Organizzare i turni di lavoro del personale: cosa sapere e come fare

Tutto ciò che è importante sapere sul lavoro a turni dei dipendenti e come procedere alla programmazione, con l’aiuto di uno schema per turni di lavoro.

Autore: Dipendenti in Cloud

 

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La gestione dei turni di lavoro è una procedura complessa e, come ogni azienda, anche la tua può trovarsi a dover individuare quella più in linea alle proprie esigenze, con l’obiettivo di garantire la continuità delle attività e il benessere dei dipendenti.

Inizialmente il bisogno di lavoratori su turni riguardava per lo più i trasporti e le strutture sociosanitarie. Oggi il fenomeno interessa molti settori, come la grande distribuzione organizzata (GDO), il retail, il manifatturiero e la ristorazione.

Vediamo cosa s’intende per turni di lavoro, come vengono disciplinati dalla legge e come li puoi organizzate nel modo più corretto ed efficace, con l'aiuto di uno schema e si software dedicati.

 

 

Cos’è e come funziona il lavoro a turni

Con lavoro a turni si intende ogni forma di organizzazione del lavoro diversa dal normale “giornaliero”, in cui l’orario operativo dell’azienda viene esteso oltre le consuete 8-9 ore diurne, fino a coprire l’intero arco delle 24 ore.

Ciò è possibile mediante l’alternanza di diversi gruppi di lavoratori. Nello specifico, i dipendenti sono occupati secondo una determinata “cadenza” e svolgono la loro attività a ore differenti, su un periodo determinato di giorni o di settimane.

La durata del turno è normalmente di 6 o 8 ore, ma può arrivare fino a 12 o ridursi a 4, in caso di part-time. Durante la giornata possiamo trovarci di fronte ai classici 2 turni (mattino e pomeriggio), 3 turni (inclusa la notte) oppure il cosiddetto “6x6”, che prevede 4 turni di 6 ore per 6 giorni alla settimana. Gli orari seguono tendenzialmente alcune fasce orarie tipiche: 06-14;14-22; 22-06.

Le aziende possono poi scegliere se rimanere operative nel weekend e la frequenza della rotazione dei turni, che può essere rapida (ogni 1-3 giorni), settimanale o più lenta, ad esempio quindicinale.

I sistemi di turnazione possono e devono essere diversificati in relazione a diversi fattori, adattandosi al meglio alle esigenze aziendali.

Per saperne di più sull'argomento, leggi l'approfondimento dedicato al lavoro a turni.


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Perché è importante la programmazione dei turni

Organizzare turni di lavoro in modo efficiente ed efficace significa rispondere al bisogno dell‘azienda di avere personale addetto costantemente presente.

Questa funzione è affidata all’ufficio delle risorse umane in collaborazione con gli addetti alla programmazione aziendale, nelle aziende mediamente strutturate, o direttamente con il responsabile della produzione, nelle piccole e medie imprese.

Indipendentemente dalla dimensione e dal settore di appartenenza della tua impresa, è utile considerare l’importanza di programmare i turni in modo efficace. Attraverso l’organizzazione del lavoro, infatti, puoi creare un sistema trasparente che agisce su 3 aspetti aziendali tra loro correlati.


1. Organizzazione ottimale dell’attività aziendale

Una pianificazione dei turni poco attenta potrebbe creare un’eccedenza di dipendenti impiegati in una determinata attività, oppure la mancata copertura di alcuni turni per l’assenza di personale. In entrambi i casi, l’azienda si troverebbe in perdita.

Per questo motivo i turni devono essere pianificati a monte per assicurare la corretta copertura.


2. Gestione dei corretti carichi di lavoro

Una razionale organizzazione dei turni necessita di assegnare le risorse con le competenze più adatte alle diverse attività, assicurando la corretta gestione dei carichi e una suddivisione equa del lavoro.

Una gestione dei turni e dei riposi poco accurata potrebbe, infatti, compromettere il benessere delle risorse umane, mettendo in pericolo il rendimento dell’azienda stessa.


3. Tutela della salute dei lavoratori

Un’efficace programmazione e gestione dei turni deve avere come scopo principale la tutela dei lavoratori, che a cascata ricadrà positivamente sull’andamento dell’azienda.

Secondo diversi studi lavorare su turni potrebbe causare conseguenze negative sulla salute dei lavoratori. Si tratta della cosiddetta “sindrome del lavoratore turnista”, che provoca principalmente insonnia, irrequietezza, disturbi dell’umore, dell’apparato digerente e della sfera sessuale. Il turno di notte è quello considerato più difficile da gestire per il cambio del ritmo sonno-veglia.

Per evitare che ciò accada, puoi utilizzare diverse strategie, come:

  • Lavorare sulla puntuale ridistribuzione del carico di lavoro, grazie all’incrocio tra le varie competenze dei dipendenti;
  • Comunicare ai dipendenti i turni in modo tempestivo e chiaro; se ti interessa approfondire il tema della comunicazione interna, ti rinviamo al nostro approfondimento dedicato alla comunicazione ai dipendenti
  • Diminuire il ricorso sistematico a straordinari e alla reperibilità;
  • Optare per rotazioni in senso orario come mattina-pomeriggio-notte.

 

La regolamentazione del lavoro a turni

I turni di lavoro sono regolati dalla normativa italiana, in cui il ruolo centrale è ricoperto dai singoli Contratti Collettivi Nazionali Lavoro. Anche le Direttive Europee sono intervenute e hanno evidenziato momenti differenti: andiamo a scoprirli.


Periodo di lavoro

La durata media del lavoro settimanale non deve superare le 48 ore, compresi gli straordinari.

Si tratta, tuttavia, di una media. Un dipendente può essere, quindi, chiamato a lavorare per un numero maggiore di ore nell’arco di una settimana, purché, considerando un periodo più esteso, la media resti sempre inferiore alle 48 ore.


Periodo di riposo

Ogni dipendente ha diritto a un monte di ore di riposo pari a 11 ore consecutive su un periodo di 24 ore.

In merito al riposo settimanale, la legge indica un intervallo di almeno 24 ore ogni 7 giorni, alle quali vanno sommate anche le 11 ore previste dal riposo giornaliero.


Turno notturno

È considerato lavoro notturno il lasso di tempo di almeno 7 ore consecutive, che comprendono un intervallo che va dalla mezzanotte alle 5 del mattino.

Alcune categorie di lavoratori, come i minori e le donne, nel periodo tra l’accertamento dello stato di gravidanza e il compimento di un anno di età del bambino, non possono esserne adibiti.

Scopri di più sulle norme in materia di lavoro notturno nell'approfondimento dedicato al turno notturno.


Tempo di preavviso

Il turno deve essere comunicato con un anticipo ragionevole, per garantire al lavoratore la gestione del proprio tempo libero e familiare, come confermato più volte dalla Corte di Cassazione, a tutela del suo benessere psico-fisico.
 


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Organizzare i turni di lavoro con uno schema

Per programmare i turni di lavoro del personale tenendo in considerazione le esigenze dell’azienda, i bisogni dei dipendenti e rispettando la normativa, puoi utilizzare uno schema per turni di lavoro.

Si tratta di un piano che riporta in modo chiaro e dettagliato la pianificazione dell’orario di lavoro su base giornaliera, settimanale o mensile.

Lo schema indica:

  • i dipendenti che lavorano in un determinato turno,
  • giorno e orario del turno di lavoro,
  • i reparti che risultano operativi durante il turno.

Puoi impostare lo schema impostato secondo le diverse tipologie di rotazione dei turni che, come abbiamo visto, possono consistere nei classici 2 turni (mattino e pomeriggio), 3 turni (inclusa la notte) oppure il “6x6”.


Perché avere uno schema ben strutturato

Realizzare uno schema preciso e ordinato non è solo una questione organizzativa, ma ha impatti diretti su più fronti:

  • efficienza operativa: tutti sanno quando e dove devono essere, evitando sovrapposizioni o assenze improvvise;
  • conformità normativa: avendo i turni scritti “nero su bianco”, si ha maggiore sicurezza di rispettare le regole su orario massimo, riposi, straordinari e festività;
  • comunicazione: uno schema chiaro nelle informazioni riduce incomprensioni e consente di gestire cambi di turno o richieste con maggiore trasparenza.

Come creare uno schema efficace

Per poter creare uno schema efficace, che sia in grado di pianificare i turni nel modo più funzionale all’azienda e ai suoi dipendenti, è importante seguire alcuni passaggi chiave:

  • Analizza le esigenze aziendali: in base al carico di lavoro e alla necessità di garantire le attività essenziali, definisci i turni, la loro rotazione e il numero di dipendenti che occorre in ciascuna fascia oraria.
  • Assegna i turni ai dipendenti: assicurati di rispettare le normative sull’orario di lavoro massimo, sui riposi e sul turno notturno. Verifica anche il monte ore settimanali definito nel contratto di ciascun dipendente e la presenza di eventuali assenze durante il periodo a cui lo schema si riferisce. Infine, non dimenticare di tenere in considerazione competenze, preferenze ed esigenze specifiche del singolo lavoratore.
  • Crea una tabella con i turni, gli orari e i lavoratori assegnati. Inserisci le informazioni in modo ordinato e facilmente comprensibile, così da evitare fraintendimenti e notare a colpo d’occhio eventuali conflitti o sovrapposizioni.
  • Comunica lo schema dei turni di lavoro ai dipendenti. Puoi affiggere la tabella con i turni in una bacheca aziendale, oppure trasmettere il file digitale via e-mail. La soluzione più pratica ed efficace è utilizzare un software per turni di lavoro, come Dipendenti in Cloud, che permette di creare lo schema dei turni e condividerlo in tempo reale con i dipendenti. Ognuno può consultare il proprio calendario direttamente da PC, smartphone o tablet, grazie a un account personale dedicato.
  • Preparati a possibili sostituzioni. Assicurati di avere dipendenti disponibili a sostituire coloro che potrebbero assentarsi all’ultimo, per imprevisti o malattia.
  • Verifica l’efficacia della pianificazione dei turni. Puoi raccogliere opinioni direttamente dai dipendenti, oppure rilevare eventuali casi di assenteismo.

Esempio di schema per turni di lavoro

Di seguito un esempio di schema per turni di lavoro, creato con Dipendenti in Cloud.

Offre una visione semplice e completa dei diversi reparti e dei dipendenti impiegati nei vari turni di lavoro. Inoltre, segnala anche l'eventuale presenza di assenze per ferie e permessi.

Puoi ingrandirlo cliccando sull'immagine.

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Gli strumenti per la gestione di turni di lavoro

Per organizzare, creare uno schema e gestire i turni in modo efficace, è importante avvalersi dei giusti strumenti. .


Excel

Puoi ricorrere alla pianificazione dei turni di lavoro con Excel, il programma molto diffuso nelle aziende per l’elaborazione dei fogli di calcolo.
Si tratta di un metodo basilare, che offre alcune funzioni, come la possibilità di cambiare l’interfaccia e creare liste settoriali di lavoratori.

Tuttavia, è elevato il rischio di commettere errori, che, nel caso della gestione dei turni di lavoro, si traduce con una pianificazione confusionaria e poco efficiente.


Software turni di lavoro

Come alternativa ad Excel, puoi utilizzare i software per i turni, con cui le aziende ottimizzano l’organizzazione e la gestione del lavoro.

Dipendenti in Cloud ti permette di:

  • avere una visione della tabella turni chiara e intuitiva, che può essere filtrata per reparto, giorno o settimana;
  • pianificare i turni in modo semplice e veloce, avendo ben presente le disponibilità dei dipendenti e se sono previste eventuali assenze;
  • stabilire le pause, la loro durata e se devono essere timbrate;
  • condividere con i dipendenti lo schema con i turni di lavoro;
  • comunicare loro eventuali variazioni in modo tempestivo, inviando una notifica non appena il turno viene inserito, modificato o cancellato.

Inoltre, tramite la funzione di rilevazione presenze, Dipendenti in Cloud ti consente di verificare che i turni vengano rispettati, tracciando le ore di lavoro svolte da ogni dipendente.


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