Autore: Dipendenti in Cloud
Conservare le buste paga non è obbligatorio, ma ti conviene farlo: può rivelarsi una scelta azzeccata in caso di visita ispettiva o di contestazione da parte del dipendente. In più, con un adeguato metodo di conservazione, puoi recuperare le buste paga in modo rapido e agevole, senza perdere tempo a cercare tra gli archivi. Infine, con qualche accorgimento, sei sicuro di rispettare il GDPR, la nuova normativa europea sulla privacy. Ecco un approfondimento di tutti questi temi, accompagnato da alcune indicazioni pratiche.
Scopri tutti i consigli per la gestione delle buste paga dei tuoi Dipendenti.
Nessuna norma impone alle aziende di conservare le buste paga dei propri dipendenti; ricorda che con il termine "busta paga" (prospetto paga o cedolino paga) intendiamo quel documento che ogni mese consegni all’atto del pagamento dello stipendio.
Attenzione a non confonderti con LUL, il “fascicolo” che documenta nel dettaglio il rapporto di lavoro con il dipendente e che di solito contiene i cedolini. Conservare il LUL è obbligatorio, almeno per i cinque anni successivi alla sua ultima registrazione, come stabilito dall’articolo 6, comma 2, D.M. 9 luglio 2008.
Se quindi non sei obbligato a conservare le buste paga, perché noi ti consigliamo di farlo? Per dimostrare di averle consegnate ai tuoi dipendenti.
La legge n.4/1953 impone ai datori di lavoro l’obbligo di consegna delle buste paga. In caso di accertamenti degli organi di vigilanza, recuperare le buste paga ti servirà a certificare di aver adempiuto all’obbligo in questione. Non basta però solo questo: devi anche mostrare il LUL e la firma del cedolino da parte del lavoratore, oppure l’attestazione di consegna del documento tramite email o di caricamento nell'area riservata del sito web.
Inoltre la conservazione dei cedolini paga può tornarti utile anche in sede civile. Infatti, se sottoscritti dal dipendente, questi documenti assumono il valore di quietanza del pagamento. Non possono dimostrare l’avvenuta retribuzione e nemmeno la corrispondenza tra il percepito/dovuto dal lavoratore e la somma indicata nella busta paga, ma sono idonei a presumere l’adempimento dell’obbligo retributivo da parte del datore di lavoro.
Puoi conservare le buste paga in due modi:
Nel fare la tua scelta, ti consigliamo di valutare quale metodo di archiviazione, ti consente di:
In queste occasioni la tempestività diventa essenziale. Se scegli la conservazione cartacea, assicurati di organizzare i fascicoli in modo ordinato, per poter recuperare le buste paga richieste in poco tempo. Anche l’archiviazione digitale richiede massima organizzazione: devi riuscire a trovare quasi immediatamente la cartella in cui hai salvato i file.
Vuoi ottenere il documento richiesto in pochi secondi? Il nostro software Dipendenti in Cloud ti offre un archivio online di cedolini paga ordinato e facile da consultare.
Un dipendente ti può presentare una richiesta di copia della sua busta paga. Si può trattare dell’ultimo cedolino ricevuto, ma anche di uno di diversi anni fa. Infatti, per ottenere mutui, affitti, noleggi d’auto, un lavoratore deve poter dimostrare la sua retribuzione negli ultimi mesi, se non anni.
Non perdere tempo a cercare tra i tuoi archivi: con Dipendenti in Cloud il lavoratore può consultare e scaricare le buste paga in autonomia, anche quelle meno recenti.
Nel webinar di Dipendenti in Cloud "Buste paga e CU: tra normativa e gestione operativa" il Dott. Matteo Banzi, specialista nel controllo di gestione delle imprese e degli studi professionali, ha dato utili consigli in merito alla conservazione delle buste paga.
Guarda il suo intervento cliccando sul video qui sotto.
È opportuno matenere archiviazione le buste paga per almeno dieci anni dal termine del rapporto di lavoro, periodo in cui il dipendente può procedere ad eventuali constestazioni.
Un’ultima nota, ma non per questo meno importante, riguarda la riservatezza. Le buste paga contengono molti dati sensibili. Quindi assicurati di mantenere non solo la privacy durante la consegna nelle buste paga, ma anche lungo tutta la conservazione.
Il GDPR (il Regolamento UE 2016/679), stabilisce tre principi per il trattamento dei dati:
Questi si applicano anche alle buste paga, che quindi dovrebbero:
Eccoci giunti al termine sia di questo capitolo, sia dell'intera guida alla gestione delle buste paga. Ora per te questo argomento non ha più segreti!