Autore: Dipendenti in Cloud
Quando parliamo di rilevazione presenze, ci viene quasi spontaneo pensare alla “timbratura”. In particolare, immaginiamo l’azione del timbrare il cartellino, diventata iconica del lavoro dipendente.
Oggi il cartellino di carta e i marcatempo tradizionali sono stati sostituiti da sistemi più moderni, come ad esempio un'app per timbrature. Quindi, la timbratura è da considerarsi superata, oppure può trovare un’applicazione attuale? Per dare una risposta, capiamo qual è significato più esteso del concetto.
Scopri tutti i consigli per la rilevazione delle presenze dei tuoi dipendenti.
Consultando i dizionari, troviamo che:
Focalizziamoci sul primo punto. Abbiamo detto che con la timbratura s’imprime un segno. In cosa può consistere questo segno?
L'orario di lavoro è un dato di primaria importanza per le aziende, da cui nasce e si definisce la rilevazione delle presenze, come abbiamo già visto nel capitolo precedente.
Tramite la timbratura viene segnata l’ora di inizio e di fine del proprio turno di lavoro. Questi momenti possono essere determinati dall’ingresso e dall’uscita dalla sede dell’azienda, oppure dall’azione di “prendersi una pausa”.
Nelle modalità di lavoro più flessibili, oppure nel lavoro fuori sede, il dipendente timbra nell’istante in cui inizia e termina di lavorare.
Registrare tale dato è fondamentale per la gestione dell'orario di lavoro in azienda. Infatti, in questo modo, l'amministratore o responsabile può verificare se il collaboratore ha rispettato l'orario previsto e se il conteggio delle ore lavorate corrisponde alle attese.
Oltre all’orario, la timbratura può anche rilevare la posizione geografica in cui si compie l’azione. Questo dato è utile quando il lavoro si svolge fuori sede (quindi non in azienda, ma in cantiere, a domicilio, dal cliente oppure da remoto), perché permette di capire se i dipendenti si trovano nel luogo in cui sono attesi.
I moderni sistemi di rilevazione delle presenze consentono di registrare in modo semplice e preciso la posizione della timbratura:
Come abbiamo già visto, i dizionari riportano l’accezione di timbrare il “cartellino”, un foglio di carta con il nome del dipendente, il mese di riferimento e appositi spazi dove vengono impressi l’orario di entrata e di uscita.
La timbratura con cartellino funziona così:
Emblematica è la scena del film “Fantozzi”, in cui il ragioniere corre verso l’orologio marcatempo, per timbrare il cartellino in tempo e mantenere così il suo record di puntualità.
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La risposta, a nostro parere è sì. Infatti, il concetto di timbratura si mantiene nei moderni sistemi per rilevare le presenze dei dipendenti. Ad esempio, il badge magnetico sostituisce sì cartellino, ma mantiene lo stesso ruolo, ossia l’essere un supporto assegnato a un dipendente su cui viene “impressa” la timbratura.
Inoltre la timbratura, intesa come atto del dipendente che registra l’inizio o la fine del turno di lavoro, si ritrova anche nell’azione del “tap” e nella scansione di un QR code, previste dalle moderne tecnologie.
Nei prossimi capitoli esamineremo nel dettaglio tutti i possibili modi per far timbrare i dipendenti, quindi registrare la loro presenza.